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Riva – Made in Italy

Riva: dal cantiere alla leggenda

Brand iconico della nautica Made in Italy, Riva in oltre 180 anni di storia ha sempre saputo cogliere lo spirito dei tempi, abbracciando l’innovazione senza dimenticare la tradizione e creando capolavori di design e artigianalità.

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È il 1842 e a Sarnico, sul Lago d’iseo, un’improvvisa tempesta devasta le barche dei pescatori. Pietro Riva è un giovane mastro d’ascia che, dopo aver rimesso in sesto la maggior parte delle imbarcazioni, apre un suo cantiere e dà inizio a una vera e propria leggenda, che si tramanderà di generazione in generazione.

L’avvento del motore a scoppio

Le prime barche firmate Riva si distinguono subito per il design unico e riconoscibile; quando poi, nel 1880, la direzione dell’azienda passerà al figlio Ernesto, l’introduzione del motore a scoppio rappresenterà una grande innovazione che darà il via all’epoca dei grandi battelli per il trasporto sul lago. Il primo di questi sarà varato con il nome “Sarnico”, in omaggio al borgo che aveva visto nascere la fortuna della famiglia.

La scommessa della motonautica

Sarà poi Serafino Riva a trasformare l’azienda nel mito che tutti conosciamo. Dopo il primo conflitto bellico, infatti, decide di spostare il focus della produzione dai trasporti alla motonautica, un settore che allora era ancora agli albori ma che presto vedrà Riva tra i protagonisti assoluti. Tra gli anni Venti e Trenta Riva firma i suoi primi successi in competizioni italiane e internazionali, grazie ai suoi primi motoscafi da corsa.

Un mito chiamato Aquarama

Negli anni Cinquanta, sarà Carlo Riva a raccogliere l’eredità di Serafino e a consolidarla. A partire dal 1956 inizia infatti la collaborazione con l’architetto e designer Roberto Barilani e nel novembre del 1962 nasce Aquarama, una barca dalle linee inconfondibili e dall’eleganza unica che diventerà sinonimo di Riva. Nel 1969 viene avviata la produzione in vetroresina. Il day cruiser Bahia Mar 20′ e il cabinato Sport Fisherman 25′ sono i primi modelli realizzati in composito. Nonostante questo, però, il legno non viene abbandonato fino agli anni 90: l’ultimo esemplare di Aquarama è infatti del 1996.

Con il gruppo Ferretti

Dal 2000 Riva è parte del Gruppo Ferretti dopo che la proprietà era passata prima al gruppo statunitense Whittaker e poi all’inglese Vickers. Riva è tornata così a essere uno splendido esempio di arte nautica Made in Italy e la collaborazione con il designer Mauro Micheli – il cui studio progetta in esclusiva tutte le barche per la flotta Riva – ha permesso di mantenere l’azienda ai massimi livelli e di continuare a far vivere la leggenda.

Tre cantieri per un’unica eccellenza

Oggi Riva continua a operare nel cantiere di Sarnico – dove tutto è iniziato – che, su una superficie di 36.000 mq, ospita anche il mitico ufficio di Carlo Riva, “La Plancia”, tutelato insieme a tutto il cantiere dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali. A questo si aggiunge il cantiere della Spezia, punto di riferimento del Gruppo a livello tecnico, logistico e commerciale nel bacino del Mar Ligure e Tirreno. Qui, oltre a produrre i modelli più grandi della gamma (76 – 130 piedi), si trova il centro per il collaudo, la messa in acqua e la consegna degli yacht di tutto il gruppo Ferretti.

Infine, il cantiere di Ancona è sede della “Superyachts Division”, che opera a stretto contatto col designer Mauro Micheli e Officina Italiana Design.

Complimenti a chi ha portato con tenacia lo stile italiano nel mondo!

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