Dici notte d’estate e pensi subito a romantiche passeggiate sulla spiaggia, a tramonti vista mare, a cene a lume di candela ma… c’è sempre un ma, e nel nostro caso ci sono le zanzare a guastare il divertimento e anche il sonno, facendoci dormire poco e male!
Un insetticida naturale contro le zanzare (e la malaria)
Eppure, per qualcuno, questi fastidiosi insetti hanno rappresentato una grande opportunità: basti pensare a Giovanni Battista Zampironi, pioniere dell’industria insettifuga italiana e inventore del mitico Zampirone, prodotto Made in Italy dall’iconica quanto “micidiale” forma a spirale, diffuso e conosciuto in tutto il mondo.
Giovanni Battista Zampironi nasce nella Venezia austriaca nel 1836, è figlio di farmacisti e si laurea in Chimica Farmaceutica a Padova, discutendo una tesi sull’olio di fegato di merluzzo. Ma le numerosissime zanzare presenti in laguna e portatrici di malaria lo spingono a brevettare un prodotto capace di tenerle lontane, a beneficio di tutti.
Ed è così che, 1862, a soli 26 anni mette a punto nel “Premiato Laboratorio Zampironi” di Mestre (VE) la produzione della Zampirina, polvere di piretro (un insetticida naturale che si ricava da un tipo di crisantemo molto diffuso nell’Adriatico orientale) e del Piroconofobo: un cono scaccia-zanzare formato da polvere di piretro, nitrato di potassio, radice di altea, gomma adragante e altre sostanze addensanti o leganti.
Un successo internazionale
Intraprendente e visionario, Giovanni Battista Zampironi promuove la sua invenzione partecipando a tutte le più importanti Esposizioni internazionali del XIX secolo: da Melbourne a Chicago, da Palermo a Torino, la Ditta Zampironi si aggiudica negli anni numerose medaglie d’oro. Nel 1906 Giovanni Battista viene insignito dell’onorificenza di Cavaliere all’Ordine della Corona d’Italia.
Dal Veneto al Giappone
Ma qual è il segreto del successo di Zampironi? Nel cuore della sua invenzione c’è il piretro, un insetticida naturale, economico, innocuo per l’uomo, maneggiabile a mani nude, atossico all’aria aperta. L’iconica forma a spirale, invece, che consente la combustione dello Zampirone per diverse ore, arriva solo nel dopoguerra. La sua invenzione si deve infatti a un imprenditore giapponese di fine Ottocento, Eiichiro Ueyama o, meglio, a sua moglie Yuki. La donna, forse ispirandosi a un serpente attorcigliato in giardino, suggerì al marito di adottare per i bastoncini di incenso a base di polvere di piretro che lui produceva una forma a spirale. Questo permise di prolungare la combustione fino a 6-7 ore, contro i 40 minuti del bastoncino e i pochi minuti del cono di Zampironi.
Un successo senza tempo
Il marchio Zampironi, nel frattempo, diventa così forte in Italia che, quando la forma a spirale fece il suo ingresso sul mercato fu immediatamente adottata dal famoso insetticida, da cui ha preso il via la moderna industria italiana insettifuga e dei profumati per ambiente. Zampirone oggi è un prodotto di Zobele Group, multinazionale trentina fondata dalla Famiglia Zobele, con quasi 100 anni di attività, 5000 dipendenti, e centinaia di milioni di fatturato e che dal 2020 è parte di kdc/one.
Complimenti a chi porta le invenzioni italiane nel mondo!
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