Per intere generazioni di romani e non solo, il nome “Osvego” è un (gustosissimo) sinonimo di biscotto, un grande classico immancabile sulla tavola della colazione. Anche in questo caso, abbiamo a che fare con un prodotto frutto del talento e della creatività Made in Italy, nato più di 130 anni fa da un’idea di Pietro Gentilini, imprenditore emiliano classe 1856, emigrato a Londra in giovane età per imparare l’arte della pasticceria a secco. In Gran Bretagna, infatti, questo tipo di lavorazione era già molto avanzata a quei tempi, per favorire l’abitudine della classe media di accompagnare l’immancabile tè delle cinque con i biscotti, un rito che in Italia era pressoché sconosciuto.
Gentilini apprende e personalizza la ricetta del biscotto da tè secondo il gusto italiano e, aggiungendo vaniglia e miele, e ottiene un prodotto unico, che battezza Osvego.

Ma perché Pietro scelse il questo nome – poco evocativo e sicuramente dal gusto poco italiano – per i biscotti che hanno decretato il successo della sua azienda? Per saperlo dobbiamo fare un balzo indietro nel tempo e lontano nello spazio, a quando i nativi americani fecero conoscere ai coloni inglesi una particolare pianta, la Monarda Didyma, che cresceva proprio nei pressi della foce del fiume Oswego. I nativi la utilizzavano per creare un infuso al gusto di menta e i coloni lo amarono talmente tanto che fecero in modo di farlo arrivare ai loro cari rimasti in madrepatria. L’Oswego Tea divenne presto in Inghilterra un ottimo sostituto del tradizionale Tè nero e, per accompagnare il suo particolare sapore, fu creato un biscotto specifico.
È il 1890 quando Pietro Gentilini fonda la fabbrica “Biscotti Gentilini” e apre la storica sede in via Tiburtina a Roma, un edificio in mattoncini rossi, che dal 1925 ha per marchio la futurista locomotiva fatta di biscotti. La variante italiana del biscotto Oswego è un successo immediato e, nel giro di pochi anni, si diffonde in tutta la penisola.

Oggi l’azienda, guidata da Paolo Gentilini, sforna 70 prodotti diversi, ha 70 dipendenti e fattura 30 milioni di Euro. Le vendite interessano ormai tutto il mondo e tra i programmi strategici c’è il raddoppio della produzione. L’azienda resta però saldamente legata alla sua tradizione artigianale e ai valori perseguiti dal capostipite Pietro: la ricerca della qualità, la passione, l’attenzione al cliente, l’esclusività dei prodotti e l’eleganza delle confezioni. La missione dell’azienda, infatti, si è mantenuta salda nel tempo e vuole portare a tutti il gusto, la bontà e l’equilibrio dei biscotti fatti a regola d’arte. Coerentemente con questo, la ricetta dei biscotti Osvego non ha subito modifiche nel corso degli anni e i prodotti utilizzati lungo tutti i percorsi delle diverse filiere di approvvigionamento sono italiani al 100%.
Complimenti a chi porta la dolcezza italiana nel mondo!
