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Made in Italy
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Prada - Made in Italy

Centodieci anni di Prada

Oltre un secolo di storia per un brand, sinonimo di esclusività ed eleganza, che dal cuore di Milano ha fatto la storia della moda Made in Italy e che si impegna anche a favore della cultura e dello sport.

tempo di lettura5 minuti

Un successo lungo centodieci anni, un brand che è sinonimo di esclusività ed eleganza, una storia che inizia dal cuore di Milano ma che conquista tutto il mondo… Stiamo parlando di Prada, icona di stile 100% Made in Italy e punto di riferimento nel mondo della moda.

La sua storia comincia nel 1913, quando i fratelli Martino e Mario Prada aprono in Galleria Vittorio Emanuele, nel centro di Milano, la Boutique Fratelli Prada, un negozio esclusivo di accessori in pelle in cui fanno bella mostra di sé anche pellami esotici e poco comuni, come quelli di elefante, serpente o coccodrillo.  

L’evoluzione di un brand

Il pubblico di riferimento è quello dell’alta borghesia cittadina e comunque delle classi più abbienti. La qualità dei prodotti è presto universalmente riconosciuta e l’azienda diventa fornitore della Real Casa, nonché esclusivo punto di riferimento della moda in Italia e all’estero.

Come molte altre aziende, Prada subisce però la crisi del periodo tra le due guerre: deve chiudere il secondo negozio milanese situato in via Manzoni e decide quindi di rivolgersi a un target più vasto e più popolare. Con la morte di Mario, entra in azienda la figlia Luisa, ma sarà la nipote Maria Bianchi detta Miuccia, a riportare il brand al successo.

La rivoluzione di Miuccia

Classe ’49, laureata in Scienze politiche, attivista per i diritti umani e femminista convinta, sposa il manager Patrizio Bertelli, proprietario dell’azienda I pellettieri d’Italia, marchio che sarà poi incorporato nel brand Prada. Nel 1974 Miuccia crea una serie borse in “tessuto vela”, un tipo di nylon la cui produzione richiede particolari telai con tessiture ritorte. Ma è nel 1985 che viene lanciato sul mercato l’iconico zainetto nero realizzato con lo stesso tessuto e che, pur minimal e austero, diventerà un must have per tutto il decennio successivo.

Nel 1993 è la volta del brand Miu Miu, volutamente lontana dai canoni tradizionali e rivolta a un pubblico giovane, al quale la stilista propone modelli sperimentali e moderni, una vera novità nel mondo della moda.

La Fondazione Prada

Nello stesso anno nasce Fondazione Prada, dedicata a sostenere l’Arte Contemporanea, il cinema, la fotografia e altre forme d’arte. La fondazione ha sede a Milano e Venezia e ha organizzato mostre personali di artisti contemporanei di livello internazionale come Anish Kapoor (1995), Louise Bourgeois (1997), Sam Taylor-Wood, Steve McQueen (2005), Tom Sachs (2006) e altri. La Fondazione promuove inoltre rassegne cinematografiche come per esempio Tribeca Film Festival alla Fondazione Prada (2004) e conferenze multidisciplinari e filosofiche ed eventi legati all’architettura e al design.

Le acquisizioni e la crescita

Ma le novità non finiscono qui e la crescita del marchio sembra inarrestabile. Dopo aver lanciato le collezioni Prada Uomo e Prada Sport, è la volta delle acquisizioni. Ormai un colosso della moda, nel 1999 diventa azionista di maggioranza di Church’s, storico brand inglese di scarpe artigianali e nel 2006 ne completa l’acquisizione. Nel 2001 la holding acquisisce l’azienda Genny, la cui filiera produttiva sarà impegnata a favore delle linee Prada mentre il marchio verrà in seguito ceduto. Nel 2010 è la volta del brand Car Shoe di Alberto Moretti, mentre nel 2011 si quota in borsa.

Prada Oggi

Oggi Prada Group S.p.A. è una Holding guidata dal top manager Andrea Guerra. Con sede a Milano, conta 24 stabilimenti, 13mila dipendenti nel mondo e un fatturato di oltre 4 miliardi nel 2022. Risale al 1997 l’inizio dell’avventura di Prada nel mondo della vela con Luna Rossa, un progetto che negli anni è entrato nel cuore degli italiani e ha scritto la storia della vela italiana. La 37^ America’s Cup, che si disputerà nel 2024, vedrà la sesta partecipazione di Luna Rossa, che in due edizioni vincendo la Challenger Selection Series, ha ottenuto il diritto di sfidare il detentore della Coppa.

Infine, dal 2019 Prada aderisce al programma internazionale Fur Free Alliance, che dice addio all’utilizzo delle pellicce nei capi proposti.

Complimenti a chi, andando oltre gli standard, porta lo stile dell’Italia nel mondo!

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