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Made in Italy
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Amplifon – Made in Italy

Amplifon: la tecnologia Made in Italy al servizio della salute

Fondata a Milano nel 1950, Amplifon ha portato la sua mission di promuovere la cultura dell’udito in tutto il mondo, imponendosi nel mercato degli apparecchi acustici.

tempo di lettura5 minuti

Era il 1944 quando il giovane Algernon Charles Holland, ingegnere e militare britannico delle Forze Speciali inglesi in Italia per combattere a fianco dei Partigiani, subì un trauma acustico che gli causò ipoacusia, un disturbo che diventerà molto diffuso all’epoca tra gli ex soldati.

Terminata la guerra, Holland sposò una donna italiana, Anna Maria Formiggini, e nel 1950 fondò a Milano Amplifon, per produrre apparecchi per amplificare i suoni.

Obiettivo di Holland era quello di colmare il gap in materia di diffusione di apparecchi acustici che esisteva tra l’Italia e i Paesi del Nord, oltre a offrire una soluzione a un problema sociale molto diffuso. L’idea si dimostra subito un successo e l’azienda cresce.

Ricerca, sviluppo e crescita a livello globale

Nel 1971 nasce il Centro Ricerche e Studi Amplifon sia per incentivare la ricerca di base, sia per promuovere le innovazioni tecnologiche del settore.

All’inizio degli anni 90 nasce il primo dispositivo completamente digitale e nello stesso periodo l’azienda inizia la sua espansione all’estero, consolidando la sua leadership con l’acquisizione di Miracle-Ear, che sancisce l’entrata di Amplifon nel mercato statunitense.

Nel 2001 l’azienda si quota al Listino Ufficiale della Borsa Italiana; nel 2018 entra a far parte del FTSE MIB – che include i quaranta principali titoli in Italia – e nel 2019 dello Stoxx Europe 600, la lista dei titoli europei più rilevanti.

L’ipoacusia ieri e oggi

Anche se per motivi diversi, l’ipoacusia è un problema molto diffuso ancora oggi. In un mondo che inesorabilmente invecchia, infatti, una percentuale pari a circa il 25% delle persone al di sopra dei 65 anni di età soffre di problemi di udito. Ma non sono solo gli anziani a lamentare questo disagio: l’esposizione costante ai rumori tipica delle grandi città fa sì che a rischio ipoacusia vi siano 1,1 miliardi di giovani con un’età inferiore ai 35 anni, secondo i dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Esiste infine un enorme divario nella percentuale di penetrazione dei dispositivi acustici tra i Paesi sviluppati (40%) e quelli in via di sviluppo (7%) nella diffusione degli apparecchi acustici.

La cultura dell’udito

Oggi Amplifon opera in ventisei Paesi e cinque continenti, distribuisce i suoi prodotti attraverso una rete di 9.500 punti vendita e conta circa ventimila collaboratori. La sua mission è quella di promuovere una cultura dell’udito che superi lo stigma sociale che ancora circonda l’ipoacusia e migliori concretamente la vita di chi ne soffre.

Per i 75 anni dell’azienda è stato pubblicato il libro “L’emozione del suono” scritto da Valentina Fornari, Docente di Marketing, Product & Service Management e Pricing & Budgeting. Il libro racconta la storia di Amplifon mettendo in luce tutti gli elementi che ne hanno decretato il successo.

Complimenti a chi investe in ricerca per una tecnologia capace di migliorare la vita delle persone!

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