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Made in Italy
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12 Maggio 2023

Pubblica Amministrazione e digitalizzazione del Paese – Circolo degli Esteri, Roma

Evento organizzato da Made in Italy con l’intervento di Paolo Zangrillo, Ministro della Pubblica Amministrazione

Il primo degli appuntamenti con le Istituzioni organizzati da Roberto Santori, fondatore di Made in Italy, come momento di confronto tra settore privato e pubblico, ha riguardato la Pubblica Amministrazione con la partecipazione del Ministro Paolo Zangrillo e di tre best practice aziendali, InfoCert, eFM e Umana, di sinergia del privato con la PA.

Il Ministro Paolo Zangrillo ha sottolineato quanto il percorso di innovazione e sviluppo del Paese deve partire da una trasformazione culturale che riguarda il capitale umano, puntando alle competenze, alla formazione e a un nuovo approccio al mondo del lavoro. Ed è uno degli obiettivi che si è data la Pubblica Amministrazione con i sui oltre 3 milioni di dipendenti per rinvigorirne orgoglio e senso di appartenenza, per coinvolgere tutto il mondo del lavoro, partendo dai giovani. Le persone sono l’essenza del Made in Italy, la ricchezza della macchina amministrativa e la vera parte attiva del cambiamento.

In questo ambizioso obiettivo la pubblica amministrazione è volano centrale e il Ministro sottolinea che transizione digitale non significa soltanto far fronte alla necessità di acquisire dotazioni informatiche nuove e aggiornate. La parte, invece, molto più complessa, è la capacità di coinvolgere le persone nel cambiamento; perché la trasformazione digitale è un profondo breackthrough, una svolta rispetto al passato, dove alcune funzioni muoiono ma ne nascono delle altre, offrendo nuove opportunità. Una consapevolezza e un impegno della Pubblica Amministrazione per accompagnare i dipendenti della PA e gli utenti – cittadini e imprese – in un articolato percorso di trasformazione e cambiamento.

Quella che vuole il Ministro è una Pubblica Amministrazione attraente per i giovani, obiettivo che si raggiunge offrendo un ambiente di lavoro intriso di fiducia e valorizzazione delle “soft skill” perché non è sufficiente solo “sapere”, è il “saper fare” che fa la differenza. La soddisfazione delle persone e i fattori motivazionali sono motori di produttività e raggiungimento dei risultati. In questo senso il merito deve essere valorizzato: misurare le performance e premiarle per merito significa prendersi cura del proprio dipendente e aitarlo a crescere perché non sia un mero esecutore, ma partecipi a processi decisionali complessi. Il merito deve entrare a pieno titolo nel lessico della PA, afferma il Ministro Zangrillo, che nell’atto di indirizzo per i dirigenti delle funzioni centrali ha messo l’accento sul tema del merito attraverso l’incentivazione della performance organizzativa e individuale per cambiare lo storytelling della PA e renderla capace e competitiva.
Un cambio di passo fondamentale che assume un ruolo cruciale anche per utilizzare responsabilmente le risorse che il PNRR mette a disposizione per la ripartenza dell’Italia e che devono essere messe a terra entro il 2026.

La strada è lunga, molto deve essere fatto ma alcuni traguardi sono stati già raggiunti: tra i progetti di riforma strategici in chiave digitale che la Pubblica amministrazione sta portando il Ministro ha nominato l’Anagrafe nazionale della popolazione residente che ha trasformato l’Italia in un unico Comune di 60 milioni di abitanti, e grazie al quale i cittadini possono scaricare 14 certificati digitali e cambiare residenza con un clic.

Si aggiunge, poi, l’Anagrafe digitale della pubblica amministrazione, in via di definizione dopo l’imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che consentirà, finalmente, di poter censire digitalmente i componenti della pubblica amministrazione e che porterà alla creazione del fascicolo digitale del dipendente.

E ancora innovazione nel reclutamento. Oggi, con il portale INPA, le amministrazioni centrali, da giugno anche gli enti locali, possono incrociare domande e offerta in modo totalmente digitale e veloce. Su INPA sono pubblicati i bandi di concorso, in sostituzione della tradizionale Gazzetta Ufficiale, nonché tutte le comunicazioni relative alle fasi concorsuali.

Più digitalizzazione vuol dire naturalmente anche più trasparenza nell’azione amministrativa e semplificazione. Le imprese vanno alleggerite dai tanti adempimenti burocratici per essere davvero competitive. L’analisi dei dati di una recente rilevazione della Commissione europea ha evidenziato che nel 2022 la complessità delle procedure amministrative rappresnta un problema per l’82% delle imprese italiane, 15 punti superiore alla media europea. Un’indagine della Banca d’Italia nel 2019 ha evidenziato che la durata media per la realizzazione di un’opera è pari a 11 anni per opere il cui valore supera i 5 milioni. Il dato rilevante è che il tempo speso nei passaggi burocratici, ammonta al 40 per cento del tempo, con un’incidenza particolarmente elevata per i tempi dedicati alle fasi di progettazione. In tale contesto, la “messa a terra” del PNRR non può essere ostaggio dell’incertezza burocratica ma presuppone il superamento degli impedimenti amministrativi alla rapida ed efficace attuazione delle iniziative programmate per la ripresa.

I temi emersi dall’intervento del Ministro Zangrillo, sono stati ripresi del panel condotto da Gianluca Semprini giornalista e moderatore dell’evento che ha raccolto la testimonianza di Danilo Cattaneo, CEO di InfoCert, Daniele Di Fausto, CEO eFM e Giuseppe Venier AD di Umana sulla collaborazione efficiente del privato con la PA a favore, rispettivamente, dello sviluppo digitale del Paese, di un approccio moderno e più fluido al luogo di lavoro a favore della produttività e della valorizzazione del capitale umano italiano.

Per ulteriori informazioni
ROCK communicationsufficio stampa
Manuela Roccato: manuela.roccato@rock.communications.it // T. 335 6417846