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Il Giro in Val di Non: alla scoperta delle mele D.O.P.

Parliamo di mele D.O.P., le mele Melinda della Val di Non, le uniche in Italia a fregiarsi di questo marchio.

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Il ciclismo è spesso un gioco di squadra e la tappa di oggi del Giro d’Italia, Ponte di Legno-Lavarone, arriva in un luogo dove il detto “l’unione fa la forza” è stato davvero messo in pratica.

Nella provincia di Trento, infatti, 4000 famiglie di agricoltori si sono riunite nel Consorzio Melinda e coltivano l’unica mela in Italia con il marchio D.O.P. (denominazione di origine protetta).

La coltivazione delle mele: una tradizione antica

Per secoli l’economia della Val di Non si è basata quasi unicamente sulla coltura del gelso (cibo del baco da seta), indispensabile al settore del tessile, e sulla viticoltura. Quest’ultima venne abbandonata definitivamente dopo la Grande Guerra, mentre furono diversi i motivi che concorsero ad abbandonare quella del gelso, non ultimo un’epidemia che ai primi del 900 colpì i bachi da seta. In ogni caso, già a metà dell’800 cominciò in Trentino la coltivazione sistematica di una varietà di mele che si mantengono sugose e sane anche in inverno, senza l’uso di conservanti.

Nasce il Consorzio Melinda

Negli anni, con l’affinarsi delle tecniche di irrigazione, nascono in Val di Non e Val di Sole decine di consorzi di produttori di mele.

Nel 1989 i coltivatori, per essere più competitivi, decidono di unirsi, in un unico grande Consorzio sotto l’unico brand Melinda per evocare una mela sana, pulita, linda. Si dotano di un dettagliato codice etico con i principi che ispirano la cultura e la condotta del Consorzio, sottoscrivendo pure un disciplinare di produzione integrata. Investono in packaging ecologico e in pubblicità.

La conservazione nelle celle ipogee

Il consorzio utilizza solo fonti di energia rinnovabili e provvede in autonomia all’11% del suo fabbisogno. Per abbattere le emissioni delle celle frigorifere, Melinda ha scelto di conservare i suoi preziosi frutti nelle cosiddette celle ipogee. Si tratta di grotte sotterranee ricavate a 300 metri di profondità dall’attività estrattiva del Gruppo Miniera San Romedio, e che oggi costituiscono un enorme frigorifero naturale.

Oggi Melinda, composta da 4000 famiglie di soci produttori, ha sede a Cles (TN), ed è una delle più grandi realtà produttive del Trentino. È leader in Italia con una produzione di 400.000 tonnellate di mele l’anno e vende in tutta Europa.

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