Chi non ricorda le mitiche chewing gum Brooklyn, la gomma del ponte e dal “gustolungo”? Forse, però, non tutti sanno che la gomma da masticare legata al famoso ponte di New York è in realtà italianissima e le sue radici nascono nel lontano 1946 a Lainate (Milano), quando i fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti fondano il “Dolcificio Lombardo per la produzione di caramelle e pastigliaggi”. Dieci anni dopo, nel 1956, lanciano le gomme da masticare Brooklyn.
Dal Messico agli USA, al resto del mondo
Ma facciamo un passo indietro, anzi due. In Italia le chewing gum arrivano nell’immediato dopoguerra, portate dai soldati americani che le masticavano costantemente per mitigare lo stress bellico. E nel mondo? La “colpa” è di un improbabile sodalizio tra un generalissimo messicano e un commerciante americano.
Nel 1870, il generale Antonio Lòpez de Santa Ana (protagonista della battaglia di Alamo nel 1836) scontava un periodo di esilio e pensò di arricchirsi proponendo, come alternativa alla gomma, il lattice del chicle, pianta molto diffusa in Messico. La sostanza, però, presentava una certa difficoltà a vulcanizzare e fu così che Santa Ana vendette tutte le sue scorte a un commerciante di New York, Thomas Adams, che fino ad allora non aveva goduto di particolare fortuna. Prendendo spunto dalle consuetudini di molte popolazioni del centro America, Adams decise di creare un prodotto esclusivamente da masticare, dando vita alla Adams New York Chewing Gum. Da allora il prodotto divenne sempre più popolare, anche grazie a una serie di perfezionamenti che gli conferirono i diversi aromi che tutti conosciamo.
Un prodotto (di successo) che è più di un prodotto
Tornando in Italia, dopo “la gomma del ponte” fu la volta delle famosissime Big Babol che, lanciate nel 1978, divennero subito un grandissimo successo, soprattutto tra i più giovani. Questa gomma, infatti, divenne presto un simbolo generazionale, un elemento capace nel suo piccolo di segnare la distanza tra padri e figli.
Al successo di Big Babol seguì presto quello di altri marchi, sia di gomme che di caramelle: Morositas, Vigorsol, Happydent, Vivident, Alpenliebe.
E se negli anni ’70 masticare gomma era visto spesso come un comportamento sprezzante e non particolarmente raffinato, negli anni ’80, con l’avvento delle chewing gum funzionali che non si attaccano ai denti e di quelle senza zucchero, si cominciano a mettere in luce i pregi di questo “non-cibo” tra cui la sua capacità di alleviare lo stress.
Acquisizioni e ampliamenti: una crescita che continua
L’azienda intanto cresce attraverso una serie di importanti acquisizioni, prima fra tutte nel 1986 quella di Caremoli, azienda sempre di Lainate produttrice delle famosissime Golia. L’anno successivo è la volta di Gelco, che produce le Goleador, mentre con l’inizio degli anni 90 Perfetti apre nuove unità produttive in Turchia, India, Cina, Indonesia, Vietnam e Brasile. Nel 1996 nasce Daygum che, con le sue proprietà di igienizzante per il cavo orale, sdogana completamente l’utilizzo delle gomme da masticare.
Ma l’ascesa di Perfetti non si ferma: nel 2001 il gruppo Perfetti S.p.A. acquisisce la società olandese Van Melle N.V., con i suoi famosi brand Mentos e Fruittella. Nasce così nel 2001 il Gruppo Perfetti Van Melle, che acquisisce nel 2006 Chupa Chups e continua a lanciare nuovi brand e nuovi prodotti.
Nel 2023, l’acquisizione dei brand Trident, Dentyne e Bubbaloo di Mondelēz International porterà il fatturato dell’azienda da 3 a 4 miliardi di Euro.
Oggi in Italia sono circa nove milioni le famiglie che masticano chewing gum e Perfetti è il terzo produttore di dolciumi e confectionery a livello mondiale dopo Mondelēz International e Mars. Ha quasi 20 mila dipendenti e ben 36 società, 31 stabilimenti produttivi e vende i propri prodotti in 150 paesi del mondo.
Complimenti a chi porta il chewing gum italiano in tutto il mondo!
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