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Made in Italy
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Cressi – Made in Italy

Cressi: passione, coraggio e tanto amore per il mare

Un successo tutto Made in Italy quello di Cressi, che dal 1946 progetta e realizza attrezzature per la pesca subacquea, lo snorkeling e l’apnea. Con decine i brevetti sviluppati negli anni, l’azienda è cresciuta parallelamente alle attività subacquee migliorando costantemente i materiali e il design dei propri prodotti.

tempo di lettura7 minuti

Siamo verso la fine degli anni ’30 ed Egidio Cressi ha un solido lavoro in banca, a Genova. Ma la sua passione è un’altra e tutte le domeniche lo porta… sott’acqua, a fare pesca subacquea con il fratello Nanni. La pesca subacquea è agli albori e i due fratelli, insieme a un gruppo di amici, decidono di fabbricarsi in casa le maschere e i fucili subacquei. All’inizio si tratta di un’attività hobbistica del tutto casalinga, ma quando, nel 1946, la banca propone a Egidio un avanzamento di carriera che avrebbe richiesto un trasferimento lontano dal mare, Egidio si dimette per dedicarsi totalmente alla sua passione. Nasce così, nello stesso anno, l’azienda nota allora con il nome “Il Pescatore Subacqueo Cressi” che, nel giro di sette anni, apre un piccolo stabilimento per una produzione semi-industriale.

Agli albori della subacquea

Va detto che, ai tempi, della respirazione subacquea e delle sue problematiche si conosceva pochissimo, di conseguenza, l’attività di ricerca era indispensabile per lo sviluppo del business di Cressi. Le conoscenze del settore derivavano soprattutto dall’ambito militare e così, tra i primi successi di Cressi c’è il perfezionamento di Aro, un autorespiratore a ossigeno a circuito chiuso nato come strumento per facilitare il soccorso in miniera in caso di presenza di gas asfissianti, e poi utilizzato soprattutto per scopi militari dagli incursori della X Mas.

Il collaudo delle attrezzature non è privo di rischi. Durante un’uscita muore infatti un grande amico di Egidio Cressi, Dario Gonzatti. A lui sarà dedicato il Cristo degli Abissi, nelle acque di San Fruttuoso.

Rondine e Pinocchio: i nomi del successo

Negli anni ’50 due importanti novità decidono del successo di Cressi: le pinne Rondine e la maschera Pinocchio. La scarpetta incorporata e chiusa posteriormente, l’apertura per le dita, la pala angolata rispetto alla scarpetta e i rinforzi laterali sono alcune delle innovative caratteristiche di queste pinne.

Per capire l’efficacia di questa pinna basti pensare che furono proprio le pinne lunghe Rondine L a permettere al grande Jacques Majol le prestazioni che lo portarono ai suoi famosi record in apnea.

L’altra innovazione fondamentale di questi anni (1953) fu la maschera Pinocchio, la prima dotata di uno speciale alloggiamento per il naso, che rendeva possibile la compensazione. Pinocchio fu la maschera più venduta al mondo, venne prodotta anche con lenti graduate ed è ancora in catalogo, grazie al suo design particolarmente innovativo.

Nuovi materiali, nuovi design, un solo business

Negli anni Cressi continua a crescere, migliorando i materiali e il design dei propri prodotti mentre l’ambito di produzione rimane il medesimo: maschere, pinne, mute e fucili. Quando nel 1986 Egidio Cressi muore, l’azienda è una realtà decisamente affermata che continua e continuerà a crescere, con il trasferimento presso il nuovo e più grande stabilimento di Genova sotto la guida del nipote Antonio.

Decine i brevetti mondiali sviluppati negli anni dalla Cressi, tra gli ultimi Big Eyes, la prima maschera con lenti inclinate realizzata in un nuovo silicone ad alta tenuta e un design particolarmente ergonomico.

Il brand Cressi continua inoltre a legarsi ai grandi dello sport. Nell’ottobre del 1999 è Umberto Pelizzari a stabilire il nuovo record del mondo di apnea, raggiungendo al largo di Portofino la profondità di 150 metri in assetto variabile no limits in un tempo di 2’57” e il nuovo primato mondiale di apnea in assetto costante con la profondità di 80 metri.

Una realtà ancora in crescita

Oggi Cressi-Sub Spa ha sede a Genova e ha mantenuto e consolidato la sua leadership nelle attrezzature subacquee (scuba-diving, swimming, spearfishing, snorkeling). Presidente è Antonio Cressi (nipote del fondatore), i dipendenti sono 240 di cui 70 in Italia e l’azienda possiede filiali in Europa e Stati Uniti. Negli ultimi quindici anni ha visto crescere del 50% il suo fatturato e i suoi prodotti all’avanguardia sono distribuiti in 90 Paesi.

Complimenti a chi porta l’Italia nei mari del mondo!

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