Anche se ai prossimi campionati mondiali di calcio in Qatar non vedremo la Nazionale, l’Italia resta sempre un Paese che vive il calcio a tutti i livelli: dai bambini che giocano in spiaggia o nelle piazze – anche se è di pochi giorni fa la notizia per cui a Napoli sarebbe vietato farlo – fino ai più grandi professionisti della serie A, “il campionato più bello del mondo”.
Non a caso, uno dei palloni più famosi e più venduti è prodotto in Italia fin dagli anni ’60. Parliamo del mitico Super Santos, un pallone “popolare”, prodotto in puro pvc, 280 gr di peso, di colore arancione e con le caratteristiche bande nere che riprendono il design dei vecchi palloni da calcio realizzati con strisce di cuoio.
Un pallone per tutti
L’idea di questo pallone pare si debba all’intuito di Stefano Seno, operaio della Mondo di Alba, e il suo nome si ispira alla vittoria del Brasile ai Campionati del Mondo 1962. Arancione, economico – il prezzo originario era di 350 lire – leggero e sinonimo di “pallone per tutti”, il Super Santos ha la particolarità del famoso “effetto boomerang” che obbliga a tirarlo di punta, dato che calciando di collo non si riesce a padroneggiare la traiettoria. Nonostante questo il Super Santos è ancora oggi il pallone più venduto nel mondo, con 15 milioni di esemplari venduti nel 2021. Continua a essere prodotto dalla Mondo, con sede a Gallo D’Alba e, nel tempo, è diventato un vero e proprio oggetto iconico, citato in maniera più o meno esplicita da molti artisti e scrittori tra cui Roberto Saviano, Brunori Sas, Francesco de Gregori e Zerocalcare.
Un colosso internazionale
L’azienda che lo realizza fu fondata da Edmondo Giovanni Stroppiana nel 1948 e iniziò la sua attività con la produzione di una colla per riparare le camere d’aria e palloni per la pallapugno. Oggi, dopo settant’anni di storia, è diventata un colosso di livello internazionale ed è composta da tre divisioni: Mondo Sport&Flooring (pavimentazioni e attrezzature sportive), Artigo (pavimentazioni civili) e Mondo Toys (palloni e giocattoli). Ognuna di esse racchiude l’eccellenza del proprio settore di competenza e contribuisce al fatturato del gruppo che ammonta a centinaia di milioni, con 900 dipendenti in 9 Paesi.
Complimenti a chi produce per lo sport e tiene sempre alta la bandiera italiana nel mondo!
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