Forse non tutti sanno che il celebre scrittore irlandese George Bernard Show, Premio Nobel per la letteratura nel 1925, la sera delle rappresentazioni teatrali, usava cenare con i biscotti Plasmon e gli stessi biscotti furono anche il pranzo di Natale dell’esploratore britannico Ernest Shackleton nella spedizione antartica del 1902!
Un prodotto Made in Italy, il biscotto Plasmon, che proprio nel 2022 compie 120 anni. Con lui sono cresciute generazioni di bambini (e non solo!) in Italia e nel mondo e il suo ingrediente principale, uno specifico latte in polvere di origine britannica, vide tra i principali promotori e investitori lo scrittore Mark Twain.

La storia del biscotto Plasmon inizia nel nostro Paese nel 1902 quando Cesare Scotti, nutrizionista, imprenditore alimentare e medico milanese, classe 1865, fonda a Milano il Sindacato Italiano del Plasmon, con lo scopo di importare un ritrovato anglotedesco iperproteico di latte e albumina (secondo la ricetta originale 1,3 kg di Plasmon richiedono ben 53 kg di latte), utile per contrastare la malnutrizione infantile. Nel 1904 Scotti acquista brevetto e marchio e nel 1916 il Sindacato diventa Società del Plasmon 100% italiana. Durante la Prima Guerra Mondiale, in ogni casa con un bambino c’era un barattolo di Plasmon.

È però solo nel 1932, che a Milano viene costruito il primo stabilimento della società, mentre negli anni 60 nascono gli alimenti per l’infanzia con carne omogeneizzata. Nel 1969 apre lo storico stabilimento Plasmon di Latina dove, ancora oggi, ogni anno, vengono prodotti più di 1 miliardo e 800 mila biscotti, venduti in tutto il mondo. L’azienda oggi fa parte di The Kraft Heinz Company, ha mantenuto la sede storica, ha centinaia di dipendenti e fattura milioni di euro. Complimenti a chi fa crescere i bambini che, hanno fatto e faranno grande l’Italia nel mondo