È una storia che conta ben trenta generazioni di viticoltori, quella della famiglia Frescobaldi, una storia che inizia nel lontano anno mille in Val di Pesa e che non si è mai allontanata dalla Toscana, anzi, del suo legame con il territorio e con Firenze ha fatto uno dei suoi principali punti di forza.
Inizialmente famiglia di commercianti e banchieri, a loro si deve il primo ponte in legno sull’Arno – quello di Santa Trinita – e la commissione al Brunelleschi della Chiesa di Santa Croce. La produzione dei vini inizia nei primi anni del Trecento. Tra il Cinquecento e il Seicento furono fornitori della Casa Reale Inglese, oltre a esportare il loro vino in diversi Paesi d’Europa. Verso la metà dell’Ottocento iniziarono a coltivare vitigni fino ad allora sconosciuti: Cabernet Sauvignon, Merlot Pinot Nero e Chardonnay.
Valorizzare i terroir e la loro unicità
La filosofia di Frescobaldi è sempre stata quella di valorizzare i diversi terroir della Toscana, diversità che si esprime nelle dieci diverse tenute, situate nelle zone della regione maggiormente vocate al vino: Castello di Pomino (Pomino), Castello di Nipozzano (Nipozzano), Tenuta Calimaia, Tenuta Perano (Gaiole in Chianti), Tenuta Castiglioni (Montespertoli), Tenuta CastelGiocondo (Montalcino), Tenuta Ammiraglia (Magliano in Toscana), Tenuta Ornellaia (Bolgheri), Remole (Sieci) e Gorgona.
Ogni tenuta ha un suo carattere e viene gestita nel pieno rispetto della sua unicità. Molta importanza viene data anche al contatto diretto con il cliente attraverso l’ospitalità e il turismo gastronomico: un’ottima cartina di tornasole per capire immediatamente se i prodotti sono graditi e apprezzati.
Gorgona: quando il buon vino fa del bene
Tra i progetti più interessanti di Frescobaldi c’è sicuramente quello sull’isola-penitenziario di Gorgona, dove sono i carcerati a coltivare il vigneto e vinificare. Un progetto sociale a favore dei detenuti, che hanno la possibilità di imparare un mestiere e di guadagnare uno stipendio, facilitando il loro reinserimento nel mondo del lavoro.
Frescobaldi per l’arte: il nuovo mecenatismo
Inoltre, da sempre, esiste uno strettissimo legame tra la famiglia Frescobaldi e l’arte, basti dire che tra i primi clienti dell’azienda ci fu Michelangelo Buonarroti, che pagava il vino in opere d’arte. Oggi, questo legame si esprime grazie al progetto “Artisti per Frescobaldi”, nato nel 2012 e fortemente voluto dalla presidente dell’azienda Tiziana Frescobaldi. Una reinterpretazione del mecenatismo in chiave moderna, che trova nuova linfa grazie all’istituzione di un premio di Arte Contemporanea (una committenza dal 2023). Artisti per Frescobaldi ha dato origine alla collezione di opere ospitate a CastelGiocondo. A ogni artista coinvolto è stato chiesto interpretare la tenuta e il suo “genius loci” a seconda della propria sensibilità.
Nuove sfide e nuovi prodotti
Ma Frescobaldi non è solo sinonimo di ottimo vino: dal 1986, infatti, la casa vinicola produce anche l’olio Laudemio, un olio extravergine di oliva che garantisce origine, processi produttivi e caratteristiche organolettiche proprio di un olio extra vergine di oliva elevata qualità. L’olio Laudemio proviene da uliveti con una superficie di circa trecento ettari, situati tra i duecento e i cinquecento metri di altitudine; le olive vengono raccolte generalmente nel mese di ottobre, per catturare le loro migliori caratteristiche organolettiche, e sono attentamente selezionate e spremute subito dopo la raccolta.
Oltre alle olive, da gennaio 2024 Frescobaldi si è lanciata in una nuova sfida: la pasta Tirrena, un nuovo prodotto artigianale di eccellenza, realizzato con grano coltivato in Toscana ed essiccato naturalmente in settantadue ore. Un prodotto che sta già riscuotendo grande successo all’estero e che non mancherà di attrarre ristoranti ed enoteche.
Oggi Frescobaldi è la prima azienda vinicola italiana per redditività e vende i propri vini in oltre 90 Paesi nel mondo. Guidata da Tiziana Frescobaldi (presidente) e Lamberto Frescobaldi (AD) può contare su un fatturato di oltre 160 milioni di euro e circa 700 dipendenti.
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