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Made in Italy
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Da Catania a Messina: una tappa nella Sicilia resiliente

La storia di un birrificio storico che, dopo la cessione al gruppo Heineken, rinasce grazie all’iniziativa di quindici operai.

tempo di lettura 3 minuti

Oggi il Giro d’Italia continua a pedalare nella splendida terra di Sicilia con la tappa CataniaMessina, e anche noi continuiamo a esplorare le eccellenze della regione. In particolare, aspettiamo la maglia rosa nella città del mitico Birrificio Messina, una storia Made in Italy fatta di resilienza e di… ripartenza.

Il birrificio ha una lunga storia. Fu fondato quasi 100 anni fa, nel 1923, dalla famiglia Lo Presti-Faranda, per produrre una birra con l’iniziale nome di Birra Trinacria, poi modificato in Messina, Birra di Sicilia.

Birrificio Messina
Birrificio Messina

In pochi anni il Birrificio, con le sue birre in bottiglia dall’etichetta barocca, si radicò sul territorio, diventandone simbolo e arrivando a vendere anche fuori dai confini della regione. Dopo anni di successi, la concorrenza internazionale ne causò però una profonda crisi che sfociò, nel 1988, nella vendita del marchio al Gruppo Heineken. Anno dopo anno la produzione si spostò in Puglia, a Massafra (Taranto), mentre lo stabilimento di via Bonino a Messina divenne un semplice centro di imbottigliamento.

Nel 2007 Heineken annunciò la definitiva chiusura del ramo aziendale.

Il Birrificio venne venduto e riacquistato da una società italiana ma la crisi purtroppo portò l’azienda ai temuti licenziamenti. La storia potrebbe finire qui, nel 2011, e invece 15 tra ex dipendenti e mastri birrai decisero nel 2013 di trasformarsi in imprenditori e di investire tutto il loro Tfr nel Birrificio, dove le famiglie lavorano da generazioni, dando vita alla Birrificio Messina Società Cooperativa.

Cooperativa Birrificio Messina
Cooperativa Birrificio Messina

L’idea si rivela presto vincente e nel gennaio 2019 viene firmato con Heineken un accordo commerciale per la produzione della variante Cristalli di Sale: 25 mila ettolitri di questa birra vengono prodotti in parte a Messina (lettera E sulla bottiglia) e in parte in Puglia (lettera M). Inoltre, l’accordo prevede la commercializzazione per cinque anni delle birre interamente prodotte nello stabilimento siciliano, con marchi di proprietà dei 15 imprenditori: Birra dello Stretto e Birra Doc 15, un’etichetta più che evocativa.

Complimenti a chi non si ferma, riparte e porta la birra di Sicilia nel mondo!