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Almo Nature, un’azienda a sostegno della biodiversità

Una scelta coraggiosa quella dei fondatori di Almo Nature che hanno deciso di donare l’azienda alla fondazione da loro creata, trasformandola così in un motore per il bene comune con l’obiettivo di promuovere progetti a favore della biodiversità.

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Il profitto al servizio del bene comune: è senz’altro questo che contraddistingue Almo Nature Benefit S.p.A. tra le tante aziende Made in Italy. Questo è reso possibile dal fatto che dal 2018, con un atto di donazione irreversibile, l’azienda è di proprietà della Fondazione Capellino che si occupa di progetti a tutela della biodiversità. Grazie a un modello economico innovativo basato sul capitalismo solidale e sull’economia della restituzione, tutti gli utili generati da Almo Nature vengono utilizzati per finanziare i progetti e le attività della Fondazione.

Le origini e lo standard HFC

Ma facciamo un passo indietro. La storia di Almo Nature inizia nel 2000 da un’idea di Pier Giovanni Capellino, classe 1954, con l’obiettivo di produrre per la prima volta al mondo un cibo per animali umido con ingredienti al 100% HFC, e cioè di una qualità in origine adeguata al consumo umano. Nel corso degli anni, anche gli alimenti secchi potranno fregiarsi del medesimo livello qualitativo e verranno introdotte sul mercato le prime lettiere per gatti completamente vegetali.

La fondazione e un nuovo modello di azienda

La svolta avviene nel 2018 quando nasce la Fondazione Capellino e l’Agenzia delle Entrate riconosce un modello economico solidale, del tutto nuovo per il nostro Paese, in base al quale i profitti dell’azienda e la sua stessa proprietà possono essere devoluti a una causa, in questo caso quella della tutela biodiversità.

Questo tipo di modello viene chiamato Reintegration Economy e consiste nel reintegrare in natura il valore aggiunto creato dalle attività economiche. “Uno strumento a disposizione degli animali, della biodiversità e di coloro che condividono l’idea che sia necessario un nuovo patto degli umani con tutte le altre vite” dice Capellino in un’intervista a Fanpage.

Tutti gli utili a favore della natura

Dal 2018 a oggi la Fondazione ha ricevuto circa 32 milioni di euro, che vengono investiti in progetti per la biodiversità, oltre a una cifra quasi equivalente destinata a riserva straordinaria di cui può sempre disporre.

Sono molti e diversi i fronti su cui la Fondazione Capellino è impegnata: conservazione e ripristino degli habitat naturali, cambiamento climatico, agricoltura rigenerativa, impatto delle attività umane sulla biodiversità e recupero di edifici storici.

Sul sito della Fondazione si possono trovare tutti i progetti, in corso e conclusi, dalla messa a dimora di alberi come i platani al supporto dei CRAS, solo per citarne due.

Con sede principale a Genova, Almo Nature ha filiali in Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Canada e Stati Uniti d’America e vende i propri prodotti in tutto il mondo.

Complimenti a chi investe per la difesa degli animali e della Biodiversità e porta l’Italia nel mondo!