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Rheavendors - Made in Italy

Rhea e il rito del caffè

Sembrava che distributore automatico e caffè di qualità non potessero andare d’accordo. Ma Rhea, con tecnologie all’avanguardia e macchine completamente personalizzabili, ha saputo coniugare tradizione, innovazione e design senza compromettere ciò che conta di più: la qualità premium.

tempo di lettura5 minuti

Come vi piace il caffè? Macchiato o nero? Dolce o senza zucchero? Lo preferite fatto con la moka oppure amate il classico espresso da bar?

Il caffè in Italia è molto più di una bevanda: è una passione, un rito, un momento di socialità o semplicemente la scusa per una pausa durante le attività quotidiane. Il caffè è “divisivo”: ci sono i sostenitori della moka e quelli dell’espresso. Su una cosa però tutti sono d’accordo: il vero caffè non è mai quello del distributore automatico!

Un caffè di serie B? Oggi non più

A sfatare la credenza che vuole il ‘’caffè della macchinetta” qualitativamente inferiore ci ha pensato però Rheavendors Group, produttore di distributori automatici ed eccellenza Made in Italy che, dai dintorni di Varese, fa viaggiare la cultura italiana del caffè in tutto il mondo!

La storia di Rhea inizia nel 1960 quando la fonderia di Aldo e Giuliana Majer, che forniva Alfa Romeo, Vespa e Olivetti, produsse il primo distributore di chewing-gum, icona degli anni ’60, progettato da Angelo Mangiarotti.

Aldo Majer
Rhea gumball machine

Un’intuizione vincente

L’idea di puntare sui distributori automatici si rivela vincente. Nel 1962 Rhea è il primo produttore italiano di distributori per bevande calde, fredde e snack e nel 1970 la macchina E410 per caffè espresso è il primo distributore automatico a essere esposto al Museum of Modern Art di New York.

Negli anni Rhea si fa strada a livello internazionale portando il design e il know-how italiano in oltre 90 paesi tra Europa, Asia e America. Ma la mission dell’azienda non si limita alle vending machine. L’idea è anche quella di offrire un caffè di qualità, grazie alla tecnologia proprietaria Variplus, che si distingue per un elevato livello di precisione nella macinatura, per efficienza e flessibilità del gruppo caffè e per capacità di controllo della temperatura.

Un’offerta differenziata

A prendere le redini di Rhea nel 2001 è il figlio di Aldo, Carlo Doglioni Majer, che, dopo essere stato direttore artistico del Regio di Torino e del San Carlo di Napoli, decide di dedicarsi all’impresa di famiglia e porta in Rhea il focus sull’esperienza della ‘pausa caffè’, mettendo il consumatore al centro.

Carlo Majer

Dalle macchine table top per i mercati Ocs e horeca alle freestanding per bevande calde, fredde e snack, tutte altamente personalizzabili per i diversi mercati, la varietà di gamma è oggi un punto di forza di Rhea. A completamento dell’offerta, infine, il concept CoCo, che sta per Coffee and Cold, e che prevede l’affiancamento di due macchine, una per le bevande fredde e una per le bevande calde, con l’obiettivo di offrire al consumatore non solo acqua ma anche estratti e concentrati.

Una sfida continua di innovazione quella di Rhea, che prosegue con il CEO Andrea Pozzolini (board Cristina Stabilini, Stefano Macchi e Giorgio Vignati). “Il futuro del vending non si gioca solo sull’aspetto tecnologico, sull’automazione sempre più spinta e sulla sostenibilità, ma soprattutto nel riconoscere che la distribuzione automatica non soddisfa semplicemente il bisogno della disponibilità h24 di un prodotto, ma offre un servizio di qualità e di valore” dice Pozzolini.

Complimenti a chi consente di portare nel mondo la qualità del caffè Made in Italy!

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