Una stella con le punte tagliate: un logo che è anche un inno all’imperfezione, o meglio, alla perfetta imperfezione dell’artigianalità. È questa la filosofia di Golden Goose, luxury brand Made in Italy che nasce nel 2000 a Venezia in un piccolo laboratorio di scarpe, dove Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo, due giovani designer emergenti e skater, iniziano a produrre e commercializzare accessori vintage e di lusso.
Una sneaker italiana alla conquista dell’America
Nel 2007 viene realizzato il primo paio di sneaker, allora come oggi completamente fatte a mano: la produzione di ogni paio richiede circa quattro ore e ogni scarpa viene sottoposta a un particolare processo il cui risultato finale è il caratteristico aspetto vintage.
Sarà il taglio particolare che slancia la figura e permette di indossare la sneaker con una gonna, sarà per l’idea di un oggetto fatto a mano o per il suo gusto retro, sta di fatto che Golden Goose è riuscita a conquistare anche il mercato americano. Una sfida non indifferente per un piccolo brand italiano inevitabilmente costretto a confrontarsi con dei colossi, ma una sfida senz’altro superata se si considera che nel 2013 il mercato italiano rappresentava l’89% dei ricavi, mentre ora è soltanto l’8% e gli Stati Uniti rappresentano addirittura il 42%.
L’esperienza dello store e il Gold manifesto
Oggi Golden Goose commercializza i suoi prodotti in ventitré Paesi attraverso una rete che conta circa settecento punti vendita. New York, Tokyo, Parigi, Londra e Milano sono solo alcune città in cui “l’Oca d’oro” è presente ed entrare in uno di questi store è un’esperienza che non si dimentica. Spazi scelti accuratamente e allestiti per celebrare lo spirito del brand: un inno all’unicità e un omaggio all’artigianalità, come ben descritto nel “gold manifesto”, il tutto in un’atmosfera anni ’90 che riporta piacevolmente indietro nel tempo.
Forward Stores & Sneakers makers
Nel 2022 sono nati i Forward Stores, che offrono una serie di servizi pensati per allungare il ciclo di vita dei prodotti: qui infatti è possibile ripararli, personalizzarli, rivenderli o riciclarli.
All’interno di ogni store è presente uno “sneaker maker” all’opera non solo per realizzare nuove sneakers ma anche per riparare quelle usate, di qualsiasi marchio, come avviene nello store di via Cusani a Milano e in tutti i Forward Stores. Gli sneaker makers hanno il compito importantissimo di avvicinare il cliente al brand e di avviare una conversazione, mettendo in luce al tempo stesso una pratica di sostenibilità qual è quella della riparazione.
Un successo che continua
Golden Goose ha chiuso il 2023 con ricavi netti per 587 milioni, registrando una crescita del 18% a cambi costanti rispetto all’anno fiscale 2022. L’azienda punta a quotarsi alla Borsa di Milano nel prossimo futuro e prevede di espandersi ulteriormente in Asia, Sud America, Africa e a raggiungere il miliardo di fatturato entro il 2029.
Complimenti a chi puntando sulla qualità e sullo storytelling, porta l’Italia nel mondo.
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