Il grande filosofo ed economista scozzese Adam Smith teorizzò che la vera ricchezza delle nazioni risiede nella capacità di produrre “nuovo sapere”. Non potrebbe essere più felice, pertanto, di visitare IRBM Park Science S.p.a. di Pomezia!
In prima linea contro il COVID-19
IRBM, società 100% Made in Italy, fondata nel 2009, è un istituto di ricerca biomedica e rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Nata come spin-off dell’Istituto di Ricerca di Biologia Molecolare di P. Angeletti, è presieduta oggi da Ilaria Di Lorenzo, avvocato con grande esperienza nel settore biomedico e presidente del Comitato affari legali di Federchimica.
IRBM è salita agli onori della cronaca in piena pandemia da COVID-19, per aver affiancato lo Jenner Institute nello sviluppo, in corsa contro il tempo, del primo vaccino anti Covid, prodotto poi da Astrazeneca. L’azienda italiana è infatti specializzata nel trattamento degli adenovirus depotenziati, utilizzati come vettori per introdurre nell’organismo proteine virali capaci di stimolare la reazione immunitaria.
Ricerca e innovazione nei farmaci firmati IRBM
Fiore all’occhiello dell’industria farmaceutica laziale e non solo, IRBM Science Park S.p.a, è una realtà all’avanguardia in vari settori della scienza biomedicale e della chimica organica, ed è tra i più avanzati e accreditati centri internazionali nella ricerca e sviluppo di farmaci oncologici. Un’eccellenza in grado di “guardare negli occhi” i giganti mondiali del settore.
IRBM è stata anche tra i primi Centri a sviluppare farmaci innovativi contro il virus dell’Aids e di Ebola. In particolare, il vaccino contro Ebola, frutto del lavoro di un team internazionale di ricercatori italiani e americani, si è mostrato in grado di proteggere dal ceppo Zaire del virus per almeno 10 mesi, mentre fino ad allora si era riusciti soltanto per poco più di un mese.
Il cinquantunesimo stato americano
IRBM – unico socio non statunitense del Chemical Biology Consortium e raffigurato sulla cartina CBC quasi fosse un altro stato americano – si è appena aggiudicato altri fondi dal Consorzio per continuare a sviluppare la ricerca oncologica.
Insieme si va lontano
Recentemente IRBM ha firmato un accordo con l’Università La Sapienza per rafforzare la collaborazione nell’ambito della ricerca e dello sviluppo di farmaci innovativi. L’accordo prevede anche una serie di iiniziative destinate alla diffusione della cultura scientifica attraverso l’organizzazione di percorsi di formazione, seminari e convegni.
Partner del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, IRBM conta 250 dipendenti e vanta un direttore scientifico del calibro dell’ingegnere biomedico Carlo Toniatti, tra i primi ricercatori a scoprire molecole antitumorali. L’Istituto fattura e investe in innovazione milioni di euro, rappresentando il nostro Paese nel mondo della ricerca.
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