Sapete che il 90% dei materassi commercializzati oggi in Europa è totalmente sintetico? E che i materassi in poliuretano, una volta terminato il loro utilizzo, sono rifiuti che non è possibile riciclare in alcun modo? Sembra impossibile, eppure spesso gli ambienti in cui viviamo sono più inquinati di quelli esterni. Devono aver pensato a questo Davide Ballotta e Antoine Loredo quando nel 2018 hanno fondato Kipli, azienda che produce e commercializza online prodotti per la casa 100% naturali.
Il lattice naturale
Kipli nasce nel 2018 quando Davide Ballotta, classe 1985, dopo la laurea in ingegneria e un periodo di tempo trascorso a Parigi, decide di avviare un’attività nel solco della tradizione familiare, riprendendo e potenziando l’idea dello zio Mario di produrre materassi con il lattice naturale, materia proveniente da un albero, l’Hevea Brasilensis.
Il lattice naturale ha diversi vantaggi: garantisce la massima traspirabilità e ha una durata praticamente doppia rispetto al suo concorrente acrilico, il poliuretano (15 anni contro 7). Alla fine del ciclo di utilizzo, inoltre, il materasso è del tutto biodegradabile, riducendo così il suo impatto sull’ambiente.
La salute in casa…
“Passiamo un terzo della nostra vita dormendo, il materasso è forse l’oggetto che in assoluto utilizziamo di più ma paradossalmente nel 90% dei casi ne ignoriamo la composizione e le materie.” Così si legge sul sito dell’azienda ed è effettivamente difficile dire il contrario, dato che l’attenzione alla salute delle persone si concentra soprattutto sul cibo. Eppure, le cose stanno cambiando, se è vero che nel 2020, in piena pandemia, forse complice il lungo periodo di tempo passato in casa, Kipli ha raddoppiato il suo fatturato chiudendo l’anno a quota 10 milioni di euro.
… e un ambiente più pulito
I materassi Kipli vengono prodotti in una fabbrica a Caronno Pertusella, in Lombardia, tra le poche in Europa capaci di realizzare materassi in lattice naturale. La produzione di questo tipo di materassi è infatti più complessa rispetto a quella di un materasso tradizionale e pochi sono gli stabilimenti in grado di garantirla.
A fronte di questo, però, secondo i parametri di Ademe (Agence de l’Environnement et de la Maîtrise de l’Energie) l’impatto ambientale di un materasso Kipli è inferiore di circa il 22% rispetto a quello di un materasso tradizionale per tutto il ciclo di vita: dall’estrazione delle materie prime fino allo smaltimento.
Non solo e-commerce
Oggi Kipli è leader nella vendita online dei materassi in lattice naturale che commercializza in sei Paesi europei (Italia, Francia, Germania, Belgio, Spagna, Svizzera) a un prezzo abbordabile e senza intermediari. A questo si aggiungono due store, a Parigi e a Lione, ed è in progetto una presenza fisica anche in Italia nel prossimo futuro. L’obiettivo di Kipli, che nei primi tre anni di vita è arrivata a fatturare oltre dieci milioni di euro e ad avere 23 dipendenti, è quello di posizionarsi come punto di riferimento per l’arredamento naturale proponendo anche divani o letti artigianali in legno massiccio.
Complimenti a chi rispetta l’ambiente e porta l’Italia nel mondo!
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