“Quando esco voglio essere libera, non coraggiosa” è una frase che riecheggia sulle bacheche di associazioni attive contro la violenza sulle donne e anche sui muri di diverse città d’Italia. Sono troppe e troppo frequenti, infatti, le aggressioni che le donne sono costrette a subire nelle circostanze più diverse nel corso della loro vita. Sono i numeri a dirlo, e sono impietosi. Secondo i dati Istat, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila) ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale; il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro (652 mila) e il tentato stupro (746 mila). Non c’è da stupirsi, quindi e purtroppo, che anche il semplice uscire da sole può diventare un problema.
Tornare a casa in sicurezza
A tutto questo deve aver pensato la psicologa romana Laura De Dilectis quando, con le socie e colleghe Ilaria Saliva e Georgia Spencer Davison ha ideato e realizzato il progetto Viola Walk Home, un’app gratuita che funziona come strumento per rendere il ritorno a casa delle donne più sicuro. L’app sarà rilasciata su Google e Apple Store a Dicembre 2023, ma è già possibile diventare tester iscrivendosi sul sito.
Nata dall’associazione italiana DONNEXSTRADA, Viola è una start up attiva dal 2022, creata come reazione alla morte di Sarah Everard, 33 anni, rapita mentre tornava a casa da sola nel quartiere londinese di Brixton. Obiettivo dell’azienda è quello di creare una società più sicura affrontando le varie e complesse questioni sulla violenza di genere.
Attualmente è già attivo un servizio di videochiamata che funziona su Instagram 24 ore al giorno e tutti i giorni della settimana. Il servizio è disponibile in italiano e in inglese per chiunque voglia sentirsi più sicuro nel tornare a casa: è sufficiente prenotare una videochiamata con uno dei tanti volontari che costituiscono la community di VIOLA.
Oltre alla possibilità di chiamare direttamente le forze dell’ordine dalla schermata, il solo fatto di essere impegnate in una videochiamata spesso funziona come efficace deterrente contro aggressioni e violenze.
I punti Viola
Ma il progetto non si limita al mondo virtuale. Greta Martinez, consigliera dell’associazione, ha avuto infatti l’idea dei “punti viola”, luoghi, come bar e ristoranti nelle zone di grande movida notturna, dove rifugiarsi in caso di pericolo. “Più volte, a Roma, ho avuto paura tornando a casa la sera, più volte mi sono sentita seguita e in quei casi avrei desiderato di trovare un punto fisico dove cercare riparo e chiedere aiuto”, ha detto Greta. In questo modo si crea una rete che anche grazie alla collaborazione con istituzioni, università, comuni e polizia di stato, permette alle donne di sentirsi più a proprio agio negli spazi notturni delle città.
La miglior startup a impatto sociale
A dicembre 2022 Laura ha ricevuto a Bruxelles il premio Woman in Business – Women of Europe Awards 2022, assegnato a personalità femminili che lavorano per ridurre il gender gap e le discriminazioni. Ha ritirato da poco il Millenium Award, rivolto ai giovani under 30 per valorizzare le eccellenze in termini di creatività e innovazione. Viola è stata considerata miglior startup a impatto sociale!
Complimenti a chi s’impegna per la sicurezza delle donne e porta soluzioni Made in Italy nel mondo!
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